domenica 22 giugno 2008

EURO 2008 - Italia-Spagna, consigli per chi cerca il biglietto

fonte: gazzetta.it

A Vienna a caccia del tagliando per il quarto di finale degli azzurri. Stazione, fancamp, stadio e hotel degli sponsor i luoghi in cui si fanno gli affari migliori. Ma occhio alle banconote falseVIENNA (Austria), 21 giugno 2008 - Un biglietto per Italia-Francia, al Letzigrund di Zurigo, 30.000 posti, pareva un’impresa. Invece, fino a pochi minuti dalla partita, si poteva acquistare un tagliando per 750 euro (paragonato alla richiesta e alla capacità dello stadio, neanche tanto). Adesso è Italia-Spagna: Prater di Vienna, 52.000 posti. Stadio più grande, maggiori disponibilità, ma anche febbre di tifosi spagnoli, in arrivo di domenica per sperare nella Selecciòn. Ormai è troppo tardi per internet. Ecco i quattro posti dove i tifosi italiani possono trovare un biglietto all’ultimo minuto.

STAZIONE FERROVIARIA - A Vienna Sudbanhof e Westbanhof, più la prima dove arrivano i collegamenti dall’Italia. Al binario si è invasi dai bagarini (qui, italiani e nord-africani), generalmente una ventina. A dire il vero sono alla ricerca più di biglietti da comprare, per poi rivenderli. Ma i prezzi offerti per l’acquisto sono troppo alti: 800 euro per un biglietto, qualcuno anche 1000. Quando ancora mancano diverse ore alla partita. Troppo strano (attenzione, da un bagarino che vuole acquistare) significa solo una cosa: parte dei soldi sono falsi.

FANCAMP - L’area allestita per i tifosi nelle città ospitanti (a Vienna, in Trappelgasse 4, solo 700 metri dallo stadio), per il pernottamento in tenda o in roulotte. I bagarini controllano anche quella zona. Fuori dal centro e dalla portata delle forze dell’ordine, anche lì bisogna stare attenti alle banconote false. Il Fancamp di Vienna è vicinissimo allo stadio. Le trattative andranno avanti fino a poco prima della partita. Però c’è meno polizia che da altre parti, quindi bisogna stare attenti anche qui ai falsari di biglietti e banconote. Come testimonia un tifoso italiano di Mantova, che ha deciso di vendersi il biglietto al Fancamp di Zurigo la notte prima di Italia-Francia: "Ci hanno offerto 1500 euro per due biglietti, strano. Prima con tre tagli da 500, che non prendiamo in considerazione. Quindi spunta il malloppone di banconote arrotolate. Da 100 e 50. Vuole i biglietti, ma io voglio controllare i soldi. Fortunatamente, lavoro in banca. Gran parte erano falsi. Li tocco, li stiro, sotto i polpastrelli non sentivo i rilievi. Quella è la cosa da controllare, non i marchi traslucidi. Sembravano quelli finti che i detersivi distribuiscono come pubblicità. Alzano la voce, facciamo vedere che non abbiamo paura. Escono i soldi veri. Alla fine, 550 euro ciascuno".

ERNST-HAPPEL STADION - A Zurigo non era possibile, con lo stadio in mezzo ai palazzi e nemmeno lo spazio per girarci attorno. Bagarini all’uscita della fermata della metro ‘Ernst-Happel Stadion’, come ad Atene per le Olimpiadi. La polizia dovrebbe badare più alla sicurezza dei tifosi che a prevenire il bagarinaggio, come ci ha confermato in maniera non ufficiale una fonte molto importante del comitato organizzatore. Ci saranno i bagarini più appariscenti, quelli che gridano circondati dai compratori, i più esosi (inglesi e qualche italiano). E quelli che non danno nell’occhio. Si dividono in due categorie: i trafelati, che si guardano in giro come se fossero capitati lì per caso, di solito sono loro a scegliersi l’acquirente e lo guardano dritto negli occhi; gli autostoppisti con in mano un cartone come chi chiede passaggio al casello. C’è scritto "need tickets" o “suche karten”. In verità è il contrario, i biglietti ce li hanno loro e aspettano qualcuno che si avvicini a fare il prezzo. Poi ci sono quelli con il cartello "need tickets" che sorridono frenetici o siedono sconsolati. Perché loro, i biglietti, li cercano davvero.
L'HOTEL DEGLI SPONSOR - Qui si trova la grande abbuffata dei biglietti. Un albergo sempre di alto livello, non lontano dal centro. Il passaparola su dove trovarsi si decide solo la sera prima. A volte è lo stesso hotel dove gli sponsor ufficiali hanno il quartier generale per la distribuzione dei biglietti-omaggio ai loro clienti. A volte i clienti se li rivendono subito dopo, con l’aiuto di alcune agenzie turistiche. Tutte le nazionalità: svizzeri, tedeschi, italiani, indiani, soprattutto inglesi. Questi ultimi, come a Zurigo, hanno spesso accanto un uomo con un pass dell’organizzazione Uefa. I bagarini comprano a 350, e rivendono due divani più in là a 750. Per Italia-Spagna i prezzi si aggirano sui 600 euro. A volte le trattative sono nella hall, più spesso al primo piano dove si trovano le salette conferenze e operano gli impiegati delle agenzie. Il loro compito principale è incontrare i clienti a cui hanno già piazzato i biglietti; in verità, ogni biglietto ha un proprietario e altri due-tre possibili compratori, a cui è stato detto comunque di recarsi là. La tattica è ricomprare il biglietto dal cliente a cui è stato venduto, facendo vedere a distanza agli altri tre quanto difficile sia riacquistarlo per loro. Poi è praticamente un’asta: loro non lo pronunciano neanche, sono i clienti che partono da soli. Basta fare il prezzo e tutto si vende, anche la propria sicurezza.